25 Ott

L’Avanguardia russa, la Siberia e l’Oriente. Kandinsky, Malevič, Filonov, Gončarova.

25OTT2013

Scritto da Redazione

L’Avanguardia russa, la Siberia e l’Oriente.
Kandinsky, Malevič, Filonov, Gončarova.
27 settembre 2013-19 gennaio 2014

Organizzazione: Fondazione Palazzo Strozzi
A cura di: John E. Bowlt, Nicoletta Misler, Evgenija Petrova

La mostra, attraverso la scoperta dei capolavori delle collezioni russe dell’Avanguardia, presenta una ricchissima esposizione di opere mai viste in Italia unendo spiritualità e antropologia, filosofia e sciamanesimo in un viaggio iniziatico verso una nuova frontiera artistica.
Una straordinaria rassegna internazionale che attraverso le opere dei grandi artisti del primo ’900 conduce il visitatore a percorrere un viaggio straordinario, in una terra di frontiera ai confini del mondo, tra ghiacci e deserti sterminati. L’arte russa infatti ha potuto attingere più di ogni altra a un Oriente dalle molteplici sfaccettature che si estende geograficamente dalle steppe dell’Asia all’India, dalla Cina al Giappone.

L’esposizione sviluppa attraverso 130 opere (79 dipinti, acquerelli e disegni; 15 sculture e 36 tra oggetti del repertorio etnoantropologico e incisioni popolari) suddivise in 11 sezioni, la complessa relazione fra l’arte russa e l’Oriente, attraverso pittori famosissimi come Wassily Kandinsky, Kazimir Malevič, Natal’ja Gončarova, Michail Larionov, Léon Bakst, Alexandre Benois, Pavel Filonov, che influenzarono lo sviluppo dell’arte moderna ormai un secolo fa. Artisti profondamente consapevoli dell’importanza dell’Oriente, che contribuirono a un ricco dibattito culturale che lasciò un segno profondo e permanente sulle teorie estetiche del tempo come sulle opere realizzate in quel periodo.
Una rassegna che mette in relazione gli esponenti principali dell’Avanguardia russa con altri artisti dell’epoca, altrettanto significativi benché forse meno noti, come Nikolai Kalmakov, Sergej Konenkov e Vasilij Vatagin, la maggior parte delle cui opere sono esposte in Occidente per la prima volta.

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Informazioni

Tel. +39 055 2645155

Orari mostra

Tutti i giorni (inclusi i festivi) 9.00-20.00
Giovedì 9.00-23.00
Accesso in mostra consentito fino a un’ora prima dell’orario di chiusura.

22 Ott

Malevic e gli altri allo Stedeljik

22OTT2013

Scritto da il manifesto

MOSTRE
Sono trascorsi novant’anni dalla prima mostra olandese sull’arte russa del XIX e XX secolo – «De eerste Russische Kunsttentoonstelling», questo era il titolo – organizzata presso lo Stedeljik Museum, nel 1923: il museo divenne il primo in cui fu possibile ammirare il Suprematismo di Malevic, fuori dai confini russi.
Ora lo Stedelijk di Amsterdam cerca di replicare quella leggendaria rassegna, presentando, fino al 2 febbraio, «Kazimir Malevic e l’avanguardia russa», la più grande esposizione degli ultimi anni incentrata su uno dei principali fondatori dell’arte astratta (poi, la mostra andrà alla Tate di Londra e alla Bundeskunsthalle di Bonn). Al di fuori della Russia, infatti, è l’olandese Stedelijk a possedere la più grande collezione di opere del padre del Suprematismo. Per la prima volta, la raccolta del museo sarà esposta insieme alle straordinarie collezioni di Nikolai Khardzhiev (affidata, tramite la fondazione Khardziev, allo Stedelijk stesso) e di George Costakis (proveniente dal Museo nazionale di arte contemporanea di Salonicco). I due sono stati i primi collezionisti dell’avanguardia russa, anche in tempi in cui l’arte astratta era vietata nell’Unione Sovietica.
Malevic viene letto e proposto insieme a diversi compagni d’avventura, in un omaggio all’avanguardia russa del primo Novecento, con opere, fra gli altri, di Marc Chagall, Ilia Chashnik, Boris Ender, Ksenia Ender, Maria Ender, Yurii Ender, Natalia Goncharova, Vasilij Kandinskij, Ivan Kyun, Mikhail Larionov, El Lissitzky, Lyubov Popova, Ivan Puni, Alexander Rodchenko.